
Tutta la verità sul Nintendo 64 Disk Drive
[ articolo a cura di Grond ]
La storia della Nintendo è colma di pagine
trionfali e grandiose, di ricordi di grandi capolavori e successi di
vendite. Eppure tra le pagine dorate trova spazio qualche oscura storia:
storie di grandi flop, di strane consolle mai viste in Europa, di
tecnologie mai sfruttate sul mercato.
Queste pagine sono tenute per lo più nascoste, pochi le ricordano, pochi
sanno di cosa veramente di trattasse. Talvolta attorno ad esse nascono
perfino delle leggende metropolitane...
Una di queste pagine è intitolata Nintendo 64 Disk Drive.
Dicembre 1999. Il Nintendo 64
ha già sulle spalle tre anni di storia. Quell'anno avevamo visto gli ultimi
successi del 64-bit... a dire il vero però la scatola nera puzzava già da
morto. C'era Dreamcast, Playstation regnava, e già si parlava
di Playstation 2. La comunità di appassionati naturalmente persisteva,
ma ormai i "64" sugli scaffali non c'erano più, e dove
ancora si trovavano, facevano la polvere.
Tempi oscuri. Prendete in mano riviste
del tempo e vedrete: sono piene zeppe di voci e smentite voci su prossime
uscite, e le più insistenti parlano di una nuova console potentissima,
addirittura a 256-bit. Uscirà a Capodanno e si chiamerà Nintendo
Millennium... anzi, no... è un upgrade per Nintendo 64: un
lettore CD-ROM, e permette anche di giocare in rete...
Una dopo l'altra le voci tacciono,
rimane però la strana certezza che qualcosa in Giappone è veramente successo,
che Nintendo ha fatto uscire un qualche aggiornamento per Nintendo 64.
L'idea più diffusa era proprio quella del lettore CD-ROM (e del resto pareva
anche sensata, dato che il massimo limite della console erano le piccole
cartucce)...
L'upgrade esisteva dunque, e fu
chiamato "DD": Disk Drive. Fu commercializzato nel solo
Giappone, dopo essere stato per tanti anni, e con due soli giochi al momento
dell'uscita ...ed era molto, molto diverso da come l'immaginavamo in Europa!
La verità: il Nintendo 64 DD era
un'unità aggiuntiva per Nintendo 64, una sorta di base da collegare alla
console attraverso la porta EXT situata al di sotto di essa. Era in grado
di leggere dischi molto particolari, riscrivibili e simili ai floppy-disk
tipo "Iomega Zip". Questi erano leggibili da due lati, molto più
capienti delle normali cartridge N64, e con la peculiarità di
rendere disponibile molto spazio per i salvataggi, oltre ad una discreta velocità
di lettura e scrittura.
Ma costose. Rispetto ad un economico CD-ROM
erano sia troppo costose che inferiori per caratteristiche di velocità (la velocità
di trasferimento dei dati del Disk Drive corrisponde all'incirca a quella di
n lettore CD 4x) e di capienza. Mi chiedo perchè la Nintendo, volendo progettare un
upgrade per una console il cui più grande limite era la ridotta capienza
delle cartucce, non abbia pensato ad un supporto ottico simile ad un CD-ROM... Dopo
essere stato l'handicap del Nintendo 64, le cartucce furono quindi uno dei
motivi del flop anche del Disk Drive.
Il dispositivo aveva alcune particolarità
interessanti, come il clock in tempo reale (che oggi si trova sulle console
di nuova generazione) e la possibilità di "espandere" i giochi per
Nintendo 64 (vedi box sotto). Sulla carta l'upgrade poteva funzionare
anche bene, e tra le altre funzioni spiccava Radnet, uno dei primi esempi di
gioco in rete per console.
Il progetto di Nintendo consisteva in una
rete che permettesse connettersi online a 22,8 Kb/s. In realtà nessuno dei
giochi supportava una modalità multiplayer in rete e sarebbe stato improbabile
che lo fossero, considerando il fatto che modem e software erano contenuti in una
cartuccia che andava inserita nello slot. Per via dell'originaria idea di Hiroshi
"Prez." Yamauchi, lo scopo della connessione era quindi soltanto quello di
collegare tutte le console, condividere le creazioni dei Mario Artist e le
colonne sonore di F-Zero X, gestire la posta elettronica attraverso il software
Radnet.
Tutto questo potrebbe suonare poco eccitante a
noi, gente "navigata" del web, ma dicono che in Giappone, perlomeno all'epoca,
il numero di connessioni ad Internet fosse piuttosto limitato...
L'occorrente alla connessione era venduto in un kit apposito, separato dal Disk
Drive. Uscirono anche una tastiera ed un mouse (distribuito assieme alla cartuccia
di Mario Artist: Paint Studio) da collegare all'unità centrale, oggi oggetti
praticamente introvabili, divenuti costosi gingilli per collezionisti.
Il Nintendo 64 quindi andò in rete,
ma solo in Giappone (e per un solo anno, dopodichè i server ovviamente vennero
disattivati) benchè ci fosse stato un effettivo progetto di espandere la rete negli
USA ed in Europa...
Il fallimento del Disk Drive non è
stato però un caso dovuto ad errate strategie di mercato... o per lo meno non solo a
quelle. In realtà Nintendo, già da prima della messa in commercio, aveva già annunciato
che il prodotto non sarebbe mai stato venduto negli USA e che tanti giochi per il
Disk Drive non sarebbero mai stati pubblicati su quella console. Con questo
intendo dire che molti titoli furono convertiti per Nintendo 64 prima ancora del lancio
dell'upgrade, ed altri furono cancellati definitivamente.
Dunque Nintendo sapeva che lanciare quel
prodotto in quel momento non avrebbe provocato niente di buono... chissà perchè fu
messo ugualmente sul mercato, quand'era evidente che nessuno, salvo qualche
appassionato, sarebbe stato intenzionato all'acquisto?
In effetti avrebbe avuto poco senso mettere in vendita un prodotto simile anche se
fosse stato prima del 1999, e forse è per questo che l'uscita del Disk Drive,
il cui sviluppo era già stato completato alla fine del 1996, fu continuamente
posticipata.
Gli accessori |
 la tastiera "Nintendo 64 Keyboard" |
 il mouse venduto in bundle con il gioco Mario Artist: Paint Studio |

Il design del Disk Drive riprende non solo
le linee della console, ma anche la filosofia che aveva guidato la costruzione del
64-bit. Tale logica dà vita ad un oggetto solido e resistente: basti pensare che lo
slot dei dischi non poteva essere aperto se non inserendo l'apposito disco.
Inoltre il lettore è privo di qualsiasi parte mobile che possa danneggiarsi con l'uso.
Al momento della commercializzazione, la stessa
Nintendo comprendeva quanto sarebbe stata difficile e rischiosa una distribuzione
capillare nei negozi... Così la maggior parte delle unità fu venduta online.
L'offerta lancio includeva il Disk Drive, i 6 giochi (inclusi il mouse e la
cartuccia Capture Cartridge di Mario Artist), il Radnet Starter Kit,
12 mesi di abbonamento alla rete Radnet, e l'Expansion Pak (espansione RAM
venduta in tutto il mondo). Il prezzo? Dodici comode rate da 2500 Yen al mese, per un
anno.
Solitamente il dispositivo funziona solo
quando lo slot del Nintendo 64 è vuoto. Alcuni giochi invece erano progettati
appositamente per funzionare in parallelo con quelli della console: dunque la funzione del
Disk Drive non era solo quella di offrire supporti con maggior spazio per i
programmatori, ma anche quello di creare "espansioni" dei giochi per Nintendo 64.
Mi spiego meglio. La cartuccia di F-Zero X in
versione JAP conteneva la modalità "64 DD": chi possedeva sia la cartuccia
di F-Zero X che il disco F-Zero X Expansion Kit, aveva la possibilità
di attivare quell'opzione e di fruire delle possibilità dell'espansione, come la creazione
di una colonna sonora personalizzata, che poteva essere anche condivisa in rete (mi ricorda
qualcosa che comincia con X... ).
Lo stesso vale per Ura Zelda Ocarina of Time
(traducibile con "un'altro Zelda"), mai uscito sul Disk Drive ma
edito per GameCube (nell'edizione limitata di The Wind Waker) sotto
il titolo di Zelda: Ocarina of Time - Master Quest. In questa versione si
notano la completa modifica dei dungeon e l'aumentato livello di difficoltà
rispetto al gioco normale.
L'oggetto visto dall'esterno |
 in evidenza il connettore EXP |
 vista frontale con console |
Specifiche 64DD (NUS-010) |
Dimensioni |
- 260 x 190 x 78.7 mm (10.2 x 7.5 x 3.1")
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Peso |
- 1.60 Kg (3.53 lbs) |
Caratteristiche di sistema |
- memorizzazione mediante dischi magnetici
- supporto ECC (correzione degli errori)
- utilizza la console Nintendo 64 per l'elaborazione dei dati
- orologio in tempo reale supportato da batteria
- ROM da 36-Mbit incorporata per la memorizzazione di dati e definizione font audio
- caricatore meccanico dei dischi in posizione frontale
- i dischi possono essere letti da entrambi i lati
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Periferiche |
- espansione RAM 4MB (NUS-007)
- eiettore Jumper Pak (NUS-012)
- Modem a 22.8 Kbps (NUS-029) (Radnet Starter Kit)
- cavo modulare telefonico di 4.00 m (Radnet Starter Kit)
- Nintendo Mouse (incluso nel gioco Mario Artist: Paint Studio)
- Nintendo Capture Cartridge (incluso nel gioco Mario Artist: Talent Studio)
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Benchmarks |
- tempo di accesso al disco inferiore a 75 ms
- velocità di trasferimento dati di 1 MB/sec
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Specifiche Dischi 64DD |
Dimensioni |
- 101 x 103 x 10.2 mm (3.98 x 4.06 x 4") |
Peso |
- 43 g |
Caratteristiche |
- alta densità di memoria, lettura da entrambi i lati
- capacità totale 64.45 MB (64.458.690 Bytes)
- possibilità di lettura/scrittura
- spazio di scrittura dinamica (1-38 MB)
- protetto da perdita dei dati
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Mario Artist: Talent Studio |
Kyojin no Doshin |
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SimCity 64 |
F-Zero X: Expansion Kit |
1) Titoli sviluppati da Nintendo
Titolo |
Sviluppo |
F-Zero X: Expansion Kit |
Nintendo |
Mario Artist: Paint Studio |
Nintendo |
Mario Artist: Polygon Maker |
Nintendo |
Mario Artist: Talent Studio |
Nintendo |
Di F-Zero: Expansion Kit ho parlato
poco sopra. I tre giochi della serie Mario Artist sono invece videogiochi
piuttosto inusuali per una console, ma abbastanza frequenti per PC. Si tratta di
piccole applicazioni di disegno simili al Paint ma con una bella interfaccia
e tanti pennelli diversi, effetti sonori, animazioni etc.
Talent Studio era distribuito assieme alla Capture Cartridge, cioè una
cartuccia per GameBoy Color (non utilizzabile separatamente dal Disk
Drive) assai simile alla GameBoy Camera, ma con la possibilità non
trascurabile di gestire i colori! Era quindi possibile scattare foto e modificarle.
Polygon Studio era certamente il più sorprendente dei tre, dato che
permetteva di creare immagini tridimensionali!
Nintendo aveva anche annunciato la pubblicazione di Mario Artist sul
mercato americano, su supporto cartuccia, con tanto di possibilità di collegamento
alla GameBoy Camera ed al GameBoy Printer (macchina fotografica e
stampante)... ma anche questo progetto fu cancellato.
2) Titoli sviluppati da terze parti
Titolo |
Sviluppo |
Kyojin no Doshin |
Param |
Kyojin no Doshin: Kaihou Sensen Chibbikko Chikko Daishuugo |
Param/Marigul |
SimCity 64 |
HAL Laboratory |
Kojin no Doshi (ovvero Doshin the
Giant) fu poi rifatto per GameCube, purtroppo con scarso successo... sul
Disk Drive non sembrava però così male, e fu addirittura l'unico gioco per
quell'upgrade ad avere un seguito.
SimCity 64 è un sorprendente SimCity 3000 completamente in tre
dimensioni, molto avanzato tecnicamente, in cui il giocatore può addirittura
parlare alla gente che cammina per strada...
3) Titoli riformattati
Titolo previsto per DD |
Titolo finale (JAP) |
Sistema |
Donkey Kong Country 64 |
Donkey Kong 64 |
N64 |
Doubotsu Bancyo |
Doubutsu Bancho |
GameCube |
Fire Emblem 64 |
Fire Emblem 64 |
N64 (cancellato) |
Mother 3 |
Mother 3 |
N64 (cancellato) |
Pocket Monster 64 |
Pocket Monster Snap |
N64 |
Super Mario RPG 2 |
Mario Story |
N64 |
Ura Zelda: Ocarina of Time |
Zelda: Ocarina of Time - Master Quest |
GameCube |
Zelda no Densetsu Gaiden |
Zelda no Densetsu: Majora no Kamen |
N64 |
Questi titoli erano stati originariamente
sviluppati per il Disk Drive ma, per via del suo insuccesso, furono
convertiti per Nintendo 64 normale o per GameCube. Il
porting di molti di questi venne realizzato ancor prima della messa in
vendita del Disk Drive: questo ci fa capire che neanche Nintendo credeva
veramente nel nuovo dispositivo...
Alcuni titoli divennero anche decisamente famosi, come Zelda: Majora's
Mask, Paper Mario e Pokèmon Snap (Mario Story e
Pocket Monster Snap in Giappone). Alla lista andrebbe anche aggiunto
"Hei you, Pikachu!", particolarissimo videogame per
Nintendo 64 che lavorava con il riconoscimento vocale (mediante una
tecnologia messa a punto appositamente da Nintendo per questo titolo). Il
microfono ed il software vocale erano infatti stati originariamente
progettati per il Disk Drive e precisamente per l'utilizzo in rete...
caro "zio Bill", tu non hai inventato proprio niente!!!
4) Titoli cancellati
Titolo |
Sviluppo |
Cabbage |
Nintendo |
Jungle Emperor Leo |
Nintendo |
Mario Artist: Game Maker |
Nintendo |
Mario Artist: Graphical Message Maker |
Nintendo |
Mario Artist: Sound Maker |
Nintendo |
Mario Artist: Video Jockey Maker |
Nintendo |
Mother 3.5 |
HAL Laboratory |
Super Mario 64 2 |
Nintendo |
Ecco i giochi mai usciti, ma (si spera!)
conservati negli oscuri archivi Nintendo. Che dire di questi titoli... alcuni,
come Cabbage e Jungle Emperor Leo (oltre a quelli della serie
Mario Artist) erano stati alcuni dei primissimi titoli annunciati
per il Disk Drive... Mother 3.5 sarebbe stata l'espansione di
Mother 3, il cui titolo negli USA sarebbe dovuto essere Earth Bound
64...
Poi c'è Super Mario 64 2: di certo non è Super Mario Sunshine,
ma ipoteticamente si tratta del fantomatico Super Mario 128 che in
questo momento è ufficialmente in fase di sviluppo per GameCube. In
effetti certe news riguardanti quel titolo parlavano di un progetto
"iniziato già ai tempi del Nintendo 64"....
Forse gli altri un giorno risorgeranno...
li vedremo... sapremo... o forse tutto questo è destinato a perdersi per sempre
negli oscuri meandri della leggenda nintendiana? Solo il tempo ce lo svelerà...
Grond
Planet
Nintendo: il sito da cui provengono alcune delle informazioni più
dettagliate presenti in questo articolo. Vi trovate anche una recensione per
ciascuno dei titoli per il Disk Drive e tante altre informazioni
sull'universo Nintendo.
Trovate in questa
pagina (su IGN 64) un ottimo articolo in inglese che vi fornisce
ulteriori informazioni su questo oggetto di culto.
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