Anno di pubblicazione:
Sviluppatore:
Produttore:
Numero giocatori:
Genere:
2002
Vicarious Visions
Universal Interactive
1
platform

[ Recensione a cura di MADrigal ]
 

Storie di marsupi e mele...

Era il 1996 quando sulla PSX apparve il primo gioco con protagonista questo curioso marsupiale spaccatutto. La Sony non aveva bisogno di una mascotte esclusiva per giustificare l'acquisto della sua console (di "killer applications" per PSX ce ne erano gia' parecchie!), ma di certo la storia videogiochistica ha insegnato che un personaggio carismatico ha sempre aiutato le vendite delle consoles - non solo quelle del momento ma anche quelle future!
Col passare del tempo gli episodi di Crash Bandicoot (sempre apparsi esclusivamente su PSX) lo hanno visto protagonista di tre avventure platform, una mega-corsa automobilistica e perfino un gioco ad eventi sulla falsariga di Mario Party... Ora, per la sua prima apparizione su una console Nintendo, i Vicarious Visions hanno pensato di continuare la tradizione piattaformistica della serie, proponendo un gioco coloratissimo, simpatico e con incredibili sorprese (sopratutto dal punto di vista della realizzazione tecnica) che ancora una volta esaltano le potenzialita' del nostro GBA. Vediamo allora cosa altro bolle in pentola...
 

Crash Bandicoot
1996

Crash Bandicoot 3
1998

Crash Team Racing
1999

Crash Bash
2000

 
 
- l'introduzione: il solito Cortex afflitto da manie di onnipotenza... -
 

 

Ancora una volta Crash vs Cortex

Il dottor Neo Cortex continua a combinare guai, e come al solito tocca al nostro amico Crash, che si incarica di risolverne i problemi. L'introduzione a schermate fisse ci presenta uno scenario tutt'altro che rassicurante: rifugiatosi in una stazione orbitante attorno al nostro pianeta, il malefico dottore ha preparato una macchina miniaturizzatrice, e mediante il raggio da essa generato, la Terra viene rimpicciolita fino alle dimensioni di una piccola biglia. Con l'aiuto dell'amico Aku (uno spirito avente forma di una maschera tribale hawaiiana), Crash dovra' recuperare altri cristalli per costruire un macchinario che riporti il pianeta e tutti i suoi abitanti alle dimensioni originarie.
 

 

Tra scienza e videogioco

Come gia' era successo con i lemmings dell'omonimo gioco, il kiwi di The Newzealand Story ed il diavolo tasmano di Tazzmania, anche stavolta e' un curioso animale australiano ad essere protagonista di un videogioco di successo... Vediamo cosa dice l'eminente Enciclopedia Britannica:

"Il peramele (bandicoot) e' una delle circa 22 specie di marsupiali mammiferi dell'Australia, appartenente alla famiglia dei Peramelidi. I peramele sono lunghi dai 30 agli 80 cm compresa la coda pelosa lunga dai 10 ai 30 cm. Il corpo e' robusto e ricoperto di pelo ruvido, il muso affusolato, e le zampe posteriori piu' lunghe di quelle anteriori. Le dita dei piedi sono ridotte in numero in quanto due risultano unite tra loro. I denti sono acuminati e sottili. Il marsupio si apre all'indietro e contiene da 6 a 10 capezzoli. A differenza di altri marsupiali, i peramele hanno la placenta. La maggior parte delle specie partorisce da due a sei cuccioli per volta; la gestazione dura 12-15 giorni."

Ecco una foto del nostro topastro australiano... Notare come nel gioco, per esigenze di "copione" il colore e' stato misteriosamente trasformato in arancione (come gia' accadde al kiwi di The Newzealand Story - giallo anziche' grigio, e ai lemmings incredibilmente verdi).

 

La struttura del gioco

La mappa
I venti cristalli principali andranno recuperati in altrettanti livelli. La "mappa" del gioco e' strutturata in curiose isole sospese nel vuoto e collegate da ascensori. Cinque schemi e un boss per ciascuna isola, per un totale di quattro isole e ventiquattro schemi totali. E' possibile salvare la propria posizione sulla cartuccia (4 slot disponibili) al completamento di ogni livello. I livelli all'interno di ciascuna isola possono essere affrontati nell'ordine che si preferisce, tranne ovviamente lo scontro col boss di quell'area.
Ciascun livello contiene, oltre alle venti gemme principali (viola), anche un numero variabile (uno o due) di piccoli diamanti colorati che serviranno per poter accedere ai livelli segreti. Inoltre, dopo aver completato un livello, ci si potra' ritornare in qualsiasi momento sia per il recupero dei diamanti, sia per delle "gare a cronometro" per completare il livello in tempi sempre piu' ridotti.
 

I livelli
Sono praticamente di sei tipi diversi: giungla, ghiacci, fogne, stazione spaziale, subacqueo ed aereo. Le prime quattro tipologie sono nientemeno che dei veri e propri platform con scorrimento multidirezionale ricchi di buche, spuntoni, ostacoli, trappole e nemici dappertutto; il livello subacqueo e' molto (forse anche troppo!) simile a quanto abbiamo gia' visto nei livelli acquatici di Donkey Kong Country; infine il livello aereo ci vede protagonisti di una vera battaglia contro aerei e dirigibili, con visuale posteriore e scorrimento frontale come se stessimo giocando a Space Harrier o Rocket Ranger. Anche i livelli dei ghiacci contengono a volte dei sotto-giochi in cui Crash, a cavallo di un piccolo orsetto miniaturizzato sara' inseguito da un orso gigantesco: il nostro personaggio potra' muoversi lateralmente o saltare per schivare alcuni ostacoli che gli si parano davanti, il tutto con una visuale prospettica realizzata in maniera eccellente.

Le azioni
Il nostro peramele potra' eseguire un certo numero di azioni, che verranno poi aumentate in numero e qualita' col procedere del gioco: saltare, correre, fare la trottola ed inchinarsi sono le prime azioni che potremo fare. In seguito (ogni boss ci regalera' dei potenziatori per "sbloccare"  nuove azioni) potremo eseguire il doppio salto in aria, correre a doppia velocita', planare eseguendo la trottola ed eseguire la scivolata.

Casse, maschere, bonus e malus
Immancabili i bonus come in ogni platform che si rispetti: le mele di cui il nostro personaggio e' ghiottissimo sono sempre nascoste in piccole casse di legno che andranno letteralmente spaccate saltandoci sopra o eseguendo la trottola di fianco ad esse. Per ogni 100 mele mangiate ci verra' elargita una vita bonus. Le casse comunque possono contenere anche altri bonus (o malus): dinamite, blocchi metallici, acido, vite bonus e cosi' via. Anche il nostro amico Aku potra' essere nascosto in qualche cassa: raccogliendolo ci seguira' svolazzandoci dietro e ci servira' da "riserva" nel caso saremo colpiti; prendendo un'altra maschera, Aku diventera' d'oro, e alla terza maschera ci verra' regalata l'invulnerabilita' per qualche secondo.
 

 

Vicarious Visions e GameBoy Advance

Realizzazione grafica e sonora
Quel che subito balza all'occhio e' la resa grafica di primissimo livello: gia' dalle prime schermate statiche dell'introduzione si intravedono le ottime capacita' dei disegnatori, ed e' poi sufficiente giocare anche solo i primi tre livelli per ritrovarsi davvero colpiti dalla qualita' delle animazioni, dalla cura maiacale per i particolari e dall'ottima miniaturizzazione della grafica del nostro bandicoot e dei nemici. I livelli in "finto 3D" sono poi piu' che una ciliegina sulla torta: una realizzazione che vi lascera' davvero a bocca aperta! Le immagini in prospettiva sono decisamente convincenti e per un attimo vi chiederete se il vostro GBA e' davvero in 2D o se i programmatori della Vicarious Visions sono riusciti ad inserire un po' di magia dentro la vostra consolina.
Qualche buona parola va spesa anche verso il commento sonoro al gioco. Le musiche variano in base alla tipologia del livello (dunque sei in totale piu' le musiche negli schemi dei boss) e sono tutte ottimamente realizzate ed adatte allo schema che si sta giocando, aumentandone l'atmosfera in maniera impeccabile: tribale la musica dello schema della giungla, rilassante le musica del livello subacqueo e cosi' via... Anche gli effetti sonori sono davvero di buon livello e riprendono in qualche modo i temi sonori dei capitoli precedenti dell aserie.
 

Tipologie e giocabilita'
Il passaggio dalle tre alle due dimensioni e' costato caro ai programmatori della Vicarious Visions, che si sono dovuti ingegnare non poco per proporre un gameplay che "rompesse gli schemi" del platform tradizionale senza rovinare il buon nome di una mascotte cosi' popolare. Essendo poi la prima apparizione di Crash Bandicoot su una console cosi' differente dalla PSX, certo la scommessa ha assunto un prezzo davvero notevole! E in effetti lo schema di gioco non ha le grandi innovazioni che avremmo potuto aspettarci - o perlomeno non nei livelli platform. E' in questi infatti che la monotonia fa da padrona assoluta, e dopo aver visto almeno una volta ciascuna tipologia di livello si avra' l'impressione di essere ancora all'inizio del gioco.
Praticamente i livelli platform si ripropongono nella stessa veste ma con piattaforme e nemici in posizioni differenti e questo impoverisce davvero troppo. Al contrario sono ottime le sorprese della sezione di corsa contro l'orso polare gigante, e altrettanto piacevoli le sezioni "sparatutto" sopra le nuvole. Questi due diversivi infatti rinnovano l'interesse verso il gioco proprio nei momenti di maggior monotonia, e riescono nell'intento di rendere il gioco godibile dall'inizio alla fine. 
 

 

Conclusioni sul gioco

Come gia' accennato nel corso della recensione, il gioco risulta immediatamente molto appetibile: ci troviamo davanti ad una realizzazione dalla grafica e dal sonoro molto al disopra della media, e i primi livelli li completeremo con l'insana curiosita' del voler vedere "cosa c'e' dopo"... purtroppo il problema e' che "dopo" non c'e' assolutamente niente! I programmatori hanno peccato di ingenuita', credendo che il giocatore si potesse accontentare di livelli praticamente sempre identici dal punto di vista grafico e sonoro, ma con piattaforme e buche disposte in modo diverso ma neanche tanto. I nemici poi sono davvero pochini, e questo non fa che aumentare il senso di monotonia che proveremo dopo aver completato la prima isola.
Il problema principale poi e': una volta finito il gioco la prima volta, chi avra' la voglia di tornare ancora su quei livelli tutti inesorabilmente identici tra loro, per cercare i diamanti mancanti - oltretutto MOLTO difficili da scovare? ...e qui naturalmente le perplessita' aumentano!
Insomma, una realizzazione di primissimo piano dal punto di vista artistico e della programmazione (le sezioni in "finto 3D" vi stupiranno) ma purtroppo questo non basta per promuovere il gioco a pieni voti. Me la sento di consigliarlo esclusivamente a chi non passa le giornate davanti al proprio GBA; forse, se preso a piccole dosi, il gioco riuscira' a mantenere alto l'interesse per qualche giorno in piu'.

MADrigal

Box commenti

Dopo l'avvento di Spyro per la nostra amata console portatile, non vedevo l'ora che convertissero Crash Bandicoot. Finalmente il gioco è uscito e non si discosta molto dai vari capitoli usciti in tre dimensioni sulle altre console. Io personalmente ho giocato i tre capitoli fino all'ultima mela.
La resa grafica e il comparto sonoro sono ottimi con sezioni del gioco sia 2D che 3D, i livelli sono tutti coloratissimi e le abilità di Crash sono sempre le stesse ma funzionali. Consigliato!!

Flick

Crash Bandicoot ha saputo ritagliarsi una cospicua fetta di appassionati e fans che hanno promosso questo peramele a vera e propria mascotte della PSX. Se questo successo fu dovuto, per quanto riguarda i primi episodi della serie, ai Naughty Dog, bisogna dire che Vicarious Vision hanno saputo riproporre il feeling dei precedenti titoli (soprattutto del primo). Veramente pregevole la resa grafica (molto belli gli scenari acquatici secondo me).
Caldamente consigliato agli amanti dei platform classici, sconsigliato a che odia i peramele.

Ivo

 
Area downloads

Pronte da scaricare per voi: tre raccolte di  immagini sulla saga di questo videogioco.

Raccolta di immagini di Crash Bandicoot (8 immagini, 336 KBytes) - clicca QUI
Raccolta di immagini del castello di Cortex (3 immagini, 128 KBytes) - clicca QUI
Raccolta di immagini de vari personaggi (3 immagini, 127 KBytes) - clicca QUI