Anno: 2001
Sviluppatore: Konami Computer Entertainment Kobe (KCEK)
Genere: Action RPG
Giocatori: 1

a cura di

 

Vampire Killer!

Tutto cominciò nel lontano 1986 su MSX col primo Vampire Killer, e una giovane software house agli esordi, la Konami.

Il protagonista, Simon Belmont discende da una lunga stirpe di cacciatori di vampiri, i quali hanno il compito di rispedire tra gli inferi il malvagio conte Dracula dalla sua consuete risurrezioni di ogni cento anni. La stirpe dei Belmont, man mano che le generazioni si susseguivano, passava il testimone ai suoi successori Trevor, Sonia, Richter, John Morris, fino a raggiungere addirittura il figlio legittimo di Dracula, Alucard dotato di poteri e di una bellezza simili al padre.
Così come l'avvicendamento dei successori nel gioco, troviamo l'avvicendamento su console di questa famosissima e fantastica serie platform 2D/3D, che ha visto la sua evoluzione finale nel game system di Symphony of the Night per PSX, che aggiunge alla struttura platform elementi da Gioco di Ruolo.
Con l'arrivo del GameBoy Advance, non poteva mancare l'esordio e l'ennesimo porting della Konami in casa Nintendo con la stessa formula del magnifico titolo per PSX, che riprende lo stesso motore di gioco, ed è il successo!


1987

1988

1990

1991

1994

1997

1998

1999

 

La storia

L'originalità nella trama di Castlevania sembra non aver mai conosciuto sfumature interessanti. Come al solito, il conte Dracula sta per risvegliarsi dal suo sonno durato cento anni. Siccome non è possibile dare una morte definitiva al signore delle tenebre, il compito di uccidere il conte Dracula ad ogni sua resurrezione è affidata a una dinastia di Vampire Killer.
Dall'ultima volta, Maurice Baldwin è molto invecchiato, ma ha dalla sua parte il figlio Hugh e il giovane apprendista Nathan Graves. I tre giungono con un po' di ritardo e la cerimonia di resurrezione operata da Carmilla, ha avuto successo.
Forte dei suoi poteri il conte Dracula dimostra a Maurice che il suo potere non si è affatto assopito, spedendo nelle segrete del castello Nathan e Hugh. Giovani e pieni di risorse i due non si scoraggiano e si mettono alla ricerca, per i meandri del castello di Dracula, Castlevania, di Maurice e del signore delle tenebre.


Hugh Baldwin

Nathan Graves

 

Aggirandosi per il castello...

La struttura e il sistema di gioco calcano lo stesso stile di Symphony of the Night. Cominceremo la nostra avventura con un povero Hugh di livello 1 capace unicamente di dare qualche frustata, oltre che la capacità di far roteare la frusta per difendersi da attacchi missilistici. L'uccisione di ogni mostro, fa guadagnare un certo numero di punti esperienza (EXP), i quali una volta superato un certo margine faranno salire di livello il protagonista, aumentando allo stesso tempo i suoi parametri di forza, difesa, intelligenza, ecc.
Nathan può conquistare diversi tipi di abilità recuperando alcuni artefatti e può potenziare gli attacchi col ritrovamento delle Carte.
Impossibile perdersi all'interno del castello grazie alla mappa che si completerà man mano che l'esplorazione prosegue (vi si può accedere tramite il tasto SELECT) e che segnarà le locazioni di teletrasporto in giallo e i punti di salvataggio e recover in rosso. Tutto molto simile a SOTN quindi, anche per quanto riguarda i nemici. Troviamo una nuova varietà di mostri, molti dei quali appartenenti a varie mitologie, e molte vecchie conoscenze quali zombie e scheletri di vario genere che non mancheranno di ostacolare la strada a volte sbarrate da un boss da battere facendo appello al proprio buon senso strategico.
 

 

 

Il confronto

Il sistema delle carte, pare essere un concetto parafrasato che abbiamo già visto in Final Fantasy 8. Nel gioco della Square, tramite l'acquisizione e la trasformazione delle carte si potevano far apprendere ai Guardian Force diversi tipi di abilità e mettevano a disposizione dei personaggi nuovi tipi di attacco. In Circle of the Moon non serve giocare e trasformare le carte per ottenere un'abilità, ma queste verranno rilasciate quando verrà sconfitto un particolare nemico. Per poterle usare, basta accedere al menù selezionare la carta (con la possibilità di leggerne le informazioni) e potremo usare i suoi poteri premendo uno dei trigger del GBA.
Ma il raffronto più interessante del gioco è da fare tra Alucard e Nathan, data la similitudine tra i titoli dei quali sono protagonisti. Chi ha già avuto la fortuna di giocare Symphony of the Night, si è sicuramente innamorato della caratterizzazione di Alucard, un personaggio che traspira un certo carisma grazie anche alla sua bellezza e il suo modo di parlare. Dobbiamo pure sempre riconoscere che stiamo paragonando un essere umano quale Nathan e un dhampiro (essere metà umano e metà vampiro) quale Alucard. L'umano Nathan può appoggiarsi a un potere magico dalle risorse piuttosto limitate e che spesso danno poteri alla sua arma; Alucard può manifestare delle vere e proprie magie, trasformarsi in diversi tipi di bestie e farsi aiutare dai Familiar, inoltre dispone di un arsenale vastissimo che vede spade, mazze, scudi, oggetti da lancio, alcune intrise di un proprio potere magico e altre no.
Pare evidente che i fan di Alucard a giocare COTM proveranno una certa delusione in Nathan, ma tutto sommato il nuovo game system mette parecchia curiosità e lo stesso spirito di ricerca e collezione che abbiamo già affrontato in SOTN.
 

 

 

Grafica e sonoro

Adattandosi perfettamente a quelle che sono le potenzialità a 32 bit del gioiellino di casa Nintendo, COTN si presenta con una veste che soddisfa parecchio quelle che sono le aspettative mettendosi a un livello non molto superiore a ciò che abbiamo visto su SuperNES con Castlevania 4 e Castlevania: Dracula X. Mode7 ed effetti di luce spettacolari per un motore 2D, che danno uno schiaffo in faccia a tutti coloro i quali ritengono ritengono tale engine morto e rimpiazzato dal 3D. I dettagli del castello sono curati in modo egregio, spesso presentando dei dipinti di sfondo che impressionano i giocatori di come alla Konami diano importanza a tutto ciò che passa in secondo piano. Le animazioni del personaggio non mancano di una certa varietà dettata anche per forza di cose, dal suo gran numero di abilità disponibili.
Il suono di accompagnamento è l'onore del gioco. Stesso stile di Symphony of the Night, ma non troppa similitudine a causa dell'enorme voragine di differenza che esiste tra prestazioni audio PSX e GBA. Le voci polifoniche e gli strumenti per GBA non vanno molto oltre alla qualità e campionatura MOD, ma questo non vuol dire che gli appassionati di BGM possano veder uscire delle edizioni rimasterizzate della colonna sonora di Circle of the Moon, così come abbiamo visto per tutti gli altri episodi della serie con l'uscita della raccolta Dracula Battle Perfect Selection. Comunque sia, il genere musicale che ci accompagnerà sarà una singolare fusione tra il canto medievale e il gotico, non mancherà il requiem e la particolare formula hard-rock/classica arrangiata in qualche modo. BGM diversificato per ogni zona, scontro contro i boss e i particolari momenti come i dialoghi tra personaggi.
 

 

 

Giocabilità e longevità

Nulla cambia da ciò che abbiamo visto in SOTN. C'è da dire però che la difficoltà di gioco non si distacca molto da quella incontrata negli episodio precedenti coi membri della famiglia Belmont. Le varie abilità infatti, non semplificheranno granché il gioco, anche perché la varietà di armi (praticamente sempre e solo la frusta intrisa di diversi altri poteri) non lo consente.
Un platform dotato di elementi di GDR, non può far altro che rendere unico il titolo che abbiamo per le mani. La difficoltà di azzeccare il momento giusto per effettuare il salto, adattare le strategie di attacco al nemico e le tattiche contro i boss, sono tutte quelle cose che hanno caratterizzato Castlevania. Sommando a queste la possibilità di far crescere il personaggio ci accorgiamo che la modifica alla filosofia del gioco è cambiato, tracciando quasi un netto confine tra la serie puramente platform di Castlevania e la sua formula rinnovata Action RPG.
Circle of the Moon comunque non mancherà di deliziarvi col suo tema d'esplorazione e ricerca, che vi terrà incollati al vostro GBA per tante e tante ore. L'enorme castello da esplorare presenta delle zone che non vi consentiranno l'accesso se non solo dopo il conseguimento di una particolare abilità. Potrete quindi capire che sarete costretti mossi da curiosità a tornare spesso indietro per scoprire cosa vi eravate lasciati alla spalle (un oggetto? Una nuova zona?), ma con molta più frequenza sarà una cosa dovuta per poter proseguire nell'avventura.
La sfida del gioco, oltre a portarlo a termine, è il conseguimento di tutti quegli oggetti e carte che non sono necessari per finire il gioco, ma che danno senza dubbio poteri speciali che vi semplificheranno gli scontri, oppure semplici trofei dei quali pavoneggiarvi coi vostri amici.
 

 

 

Il giudizio critico

Non resta altro da dire se non che Castlevania: Circle of the Moon è un "must" da avere assolutamente. Tutti i possessori di Symphony of the Night, che hanno sempre sognato di poter giocare con Alucard anche in viaggio, trovano un'interessante alternativa (oltre che unica) dalle stesse caratteristiche in COTM.
Data però la difficoltà un po' superiore al suo predecessore in fatto di genere, la morte prematura del personaggio e la conseguenza di dover ricominciare dall'ultimo punto di salvataggio, ritrovandosi così a dover affrontare nuovamente una lunga esplorazione, può risultare frustrante e spingervi a spegnere la console per meditare sui vostri errori, ma molto spesso anche per imprecare!
Non si tratta di altro che di particolari e sottigliezze, delle quali i vecchi giocatori del primo Castlevania per NES (molto più frustrante, data la mancanza di crediti, salvataggi e password) non se ne cureranno affatto, accogliendo il gioco come oro colato.

Box commenti

Castlevania risulta immediato e semplice da governare, ma non è così: le sfide ed i mostri che si incontrano sulla strada della vittoria sono tanti e tenaci.
Bello, sicuramente, ma una pecca: i punti di salvataggio sono troppo lontani e questo non è piacevole quando abbiamo poco tempo ma tanta voglia di giocarlo!
Grande uso del 2D, un classico per la serie dei giochi di Castlevania, qui riproposto sul display di un potente GBA, che però patisce l'uso in certi livelli di colori troppo scuri a cui solo molta luce può porre rimedio durante la partita: se siete fan di Castlevania, non perdetevelo! Raccomandato!

Batofhell

Sinceramente questo gioco non mi ha entusiasmato piu' di tanto... Neanche l'innovazione RPGistica mi convince a giocarlo con piu' interesse...
Avevoo giocato i precedenti episodi su NES, PC-Engine e SuperNES, e li avevo trovati tutti pressoche' identici. Stessa cosa per questo COTM. Certo la qualita' della realizzazione e' davvero innegabile. Bellissime colonne sonore, belle le animazioni dei personaggi, ma trovo che lo schema di gioco sia decisamente troppo ripetitivo. Lo consiglio esclusivamente agli appassionati del genere o a chi non avesse gia' giocato con i precedenti episodi. Agli altri consiglio dei platform piu' variegati.

MADrigal

 

 

Extra

Per gli appassionati e i collezionisti un paio di chicche niente male! Ben due wallpaper (1024×768 pixel) coi quali abbellire il vostro desktop. Enjoy!

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