Tutto cominciò nel lontano 1986 su MSX col primo Vampire Killer, e una
giovane software house agli esordi, la Konami.
Il protagonista, Simon Belmont discende da una lunga stirpe di cacciatori
di vampiri, i quali hanno il compito di rispedire tra gli inferi il
malvagio conte Dracula dalla sua consuete risurrezioni di ogni cento
anni. La stirpe dei Belmont, man mano che le generazioni si susseguivano,
passava il testimone ai suoi successori Trevor, Sonia, Richter, John
Morris, fino a raggiungere addirittura il figlio legittimo di Dracula,
Alucard dotato di poteri e di una bellezza simili al padre.
Così come l'avvicendamento dei successori nel gioco, troviamo
l'avvicendamento su console di questa famosissima e fantastica serie platform
2D/3D, che ha visto la sua evoluzione finale nel game system di Symphony of
the Night per PSX, che aggiunge alla struttura platform elementi da
Gioco di Ruolo.
Con l'arrivo del GameBoy Advance, non poteva mancare l'esordio e l'ennesimo
porting della Konami in casa Nintendo con la stessa formula del magnifico
titolo per PSX, che riprende lo stesso motore di gioco, ed è
il successo!
1987
1988
1990
1991
1994
1997
1998
1999
La storia
L'originalità nella trama di Castlevania sembra
non aver mai conosciuto sfumature interessanti. Come al solito, il conte
Dracula sta per risvegliarsi dal suo sonno durato cento anni. Siccome
non è possibile dare una morte definitiva al signore delle tenebre,
il compito di uccidere il conte Dracula ad ogni sua resurrezione è
affidata a una dinastia di Vampire Killer.
Dall'ultima volta, Maurice Baldwin è molto invecchiato, ma ha
dalla sua parte il figlio Hugh e il giovane apprendista Nathan Graves.
I tre giungono con un po' di ritardo e la cerimonia di resurrezione
operata da Carmilla, ha avuto successo.
Forte dei suoi poteri il conte Dracula dimostra a Maurice che il suo
potere non si è affatto assopito, spedendo nelle segrete del
castello Nathan e Hugh. Giovani e pieni di risorse i due non si scoraggiano
e si mettono alla ricerca, per i meandri del castello di Dracula,
Castlevania, di Maurice e del signore delle tenebre.
Hugh Baldwin
Nathan Graves
Aggirandosi per il castello...
La struttura e il sistema di gioco calcano lo stesso stile
di Symphony of the Night. Cominceremo la nostra avventura con un povero
Hugh di livello 1 capace unicamente di dare qualche frustata, oltre
che la capacità di far roteare la frusta per difendersi da attacchi
missilistici. L'uccisione di ogni mostro, fa guadagnare un certo numero
di punti esperienza (EXP), i quali una volta superato un certo margine
faranno salire di livello il protagonista, aumentando allo stesso tempo
i suoi parametri di forza, difesa, intelligenza, ecc.
Nathan può conquistare diversi tipi di abilità recuperando
alcuni artefatti e può potenziare gli attacchi col ritrovamento
delle Carte.
Impossibile perdersi all'interno del castello grazie alla mappa che
si completerà man mano che l'esplorazione prosegue (vi si può
accedere tramite il tasto SELECT) e che segnarà le locazioni
di teletrasporto in giallo e i punti di salvataggio e recover in rosso.
Tutto molto simile a SOTN quindi, anche per quanto riguarda i nemici.
Troviamo una nuova varietà di mostri, molti dei quali appartenenti
a varie mitologie, e molte vecchie conoscenze quali zombie e scheletri
di vario genere che non mancheranno di ostacolare la strada a volte
sbarrate da un boss da battere facendo appello al proprio buon senso
strategico.
Il confronto
Il sistema delle carte, pare essere un concetto parafrasato
che abbiamo già visto in Final Fantasy 8. Nel gioco
della Square, tramite l'acquisizione e la trasformazione delle carte si potevano far
apprendere ai Guardian Force diversi tipi di abilità e mettevano a
disposizione dei personaggi nuovi tipi di attacco. In Circle of the
Moon non serve giocare e trasformare le carte per ottenere un'abilità, ma
queste verranno rilasciate quando verrà sconfitto un particolare nemico.
Per poterle usare, basta accedere al menù selezionare la carta
(con la possibilità di leggerne le informazioni) e potremo usare
i suoi poteri premendo uno dei trigger del GBA.
Ma il raffronto più interessante del gioco è da fare tra
Alucard e Nathan, data la similitudine tra i titoli dei quali sono protagonisti.
Chi ha già avuto la fortuna di giocare Symphony of the Night,
si è sicuramente innamorato della caratterizzazione di Alucard,
un personaggio che traspira un certo carisma grazie anche alla sua bellezza
e il suo modo di parlare. Dobbiamo pure sempre riconoscere che stiamo
paragonando un essere umano quale Nathan e un dhampiro (essere metà
umano e metà vampiro) quale Alucard. L'umano Nathan può
appoggiarsi a un potere magico dalle risorse piuttosto limitate e che
spesso danno poteri alla sua arma; Alucard può manifestare delle
vere e proprie magie, trasformarsi in diversi tipi di bestie e farsi
aiutare dai Familiar, inoltre dispone di un arsenale vastissimo che
vede spade, mazze, scudi, oggetti da lancio, alcune intrise di un proprio
potere magico e altre no.
Pare evidente che i fan di Alucard a giocare COTM proveranno una certa
delusione in Nathan, ma tutto sommato il nuovo game system mette parecchia
curiosità e lo stesso spirito di ricerca e collezione che abbiamo
già affrontato in SOTN.
Grafica e sonoro
Adattandosi perfettamente a quelle che sono le potenzialità
a 32 bit del gioiellino di casa Nintendo, COTN si presenta con una
veste che soddisfa parecchio quelle che sono le aspettative mettendosi
a un livello non molto superiore a ciò che abbiamo visto su
SuperNES con Castlevania 4 e Castlevania: Dracula X. Mode7 ed effetti di
luce spettacolari per un motore 2D, che danno uno schiaffo in faccia
a tutti coloro i quali ritengono ritengono tale engine morto e rimpiazzato
dal 3D. I dettagli del castello sono curati in modo egregio, spesso
presentando dei dipinti di sfondo che impressionano i giocatori di
come alla Konami diano importanza a tutto ciò che passa in
secondo piano. Le animazioni del personaggio non mancano di una certa
varietà dettata anche per forza di cose, dal suo gran numero
di abilità disponibili.
Il suono di accompagnamento è l'onore del gioco. Stesso stile
di Symphony of the Night, ma non troppa similitudine a causa dell'enorme
voragine di differenza che esiste tra prestazioni audio PSX e GBA.
Le voci polifoniche e gli strumenti per GBA non vanno molto oltre
alla qualità e campionatura MOD, ma questo non vuol dire che
gli appassionati di BGM possano veder uscire delle edizioni rimasterizzate
della colonna sonora di Circle of the Moon, così come abbiamo
visto per tutti gli altri episodi della serie con l'uscita della raccolta
Dracula Battle Perfect Selection. Comunque sia, il genere musicale
che ci accompagnerà sarà una singolare fusione tra il
canto medievale e il gotico, non mancherà il requiem e la particolare
formula hard-rock/classica arrangiata in qualche modo. BGM diversificato
per ogni zona, scontro contro i boss e i particolari momenti come
i dialoghi tra personaggi.
Giocabilità e longevità
Nulla cambia da ciò che abbiamo visto in SOTN.
C'è da dire però che la difficoltà di gioco non
si distacca molto da quella incontrata negli episodio precedenti coi
membri della famiglia Belmont. Le varie abilità infatti, non
semplificheranno granché il gioco, anche perché la varietà
di armi (praticamente sempre e solo la frusta intrisa di diversi altri
poteri) non lo consente.
Un platform dotato di elementi di GDR, non può far altro che
rendere unico il titolo che abbiamo per le mani. La difficoltà
di azzeccare il momento giusto per effettuare il salto, adattare le
strategie di attacco al nemico e le tattiche contro i boss, sono tutte
quelle cose che hanno caratterizzato Castlevania. Sommando a queste
la possibilità di far crescere il personaggio ci accorgiamo
che la modifica alla filosofia del gioco è cambiato, tracciando
quasi un netto confine tra la serie puramente platform di Castlevania
e la sua formula rinnovata Action RPG. Circle of the Moon comunque non mancherà di deliziarvi col
suo tema d'esplorazione e ricerca, che vi terrà incollati al
vostro GBA per tante e tante ore. L'enorme castello da esplorare
presenta delle zone che non vi consentiranno l'accesso se non solo dopo il
conseguimento di una particolare abilità. Potrete quindi capire
che sarete costretti mossi da curiosità a tornare spesso indietro
per scoprire cosa vi eravate lasciati alla spalle (un oggetto? Una
nuova zona?), ma con molta più frequenza sarà una cosa
dovuta per poter proseguire nell'avventura.
La sfida del gioco, oltre a portarlo a termine, è il conseguimento
di tutti quegli oggetti e carte che non sono necessari per finire
il gioco, ma che danno senza dubbio poteri speciali che vi semplificheranno
gli scontri, oppure semplici trofei dei quali pavoneggiarvi coi vostri
amici.
Il giudizio critico
Non resta altro da dire se non che Castlevania: Circle
of the Moon è un "must" da avere assolutamente. Tutti i possessori
di Symphony of the Night, che hanno sempre sognato di poter giocare
con Alucard anche in viaggio, trovano un'interessante alternativa
(oltre che unica) dalle stesse caratteristiche in COTM.
Data però la difficoltà un po' superiore al suo predecessore
in fatto di genere, la morte prematura del personaggio e la conseguenza
di dover ricominciare dall'ultimo punto di salvataggio, ritrovandosi
così a dover affrontare nuovamente una lunga esplorazione,
può risultare frustrante e spingervi a spegnere la console
per meditare sui vostri errori, ma molto spesso anche per imprecare!
Non si tratta di altro che di particolari e sottigliezze, delle
quali i vecchi giocatori del primo Castlevania per NES (molto più
frustrante, data la mancanza di crediti, salvataggi e password)
non se ne cureranno affatto, accogliendo il gioco come oro colato.
Box commenti
Castlevania risulta immediato e semplice da governare, ma non è così:
le sfide ed i mostri che si incontrano sulla strada della vittoria sono tanti e tenaci.
Bello, sicuramente, ma una pecca: i punti di salvataggio sono troppo lontani e questo
non è piacevole quando abbiamo poco tempo ma tanta voglia di giocarlo!
Grande uso del 2D, un classico per la serie dei giochi di Castlevania,
qui riproposto sul display di un potente GBA, che però patisce
l'uso in certi livelli di colori troppo scuri a cui solo molta luce può
porre rimedio durante la partita: se siete fan di Castlevania, non
perdetevelo! Raccomandato!
Sinceramente questo gioco non mi ha entusiasmato
piu' di tanto... Neanche l'innovazione RPGistica mi
convince a giocarlo con piu'
interesse...
Avevoo giocato i precedenti episodi su NES,
PC-Engine e SuperNES, e li avevo trovati tutti
pressoche' identici. Stessa cosa per questo COTM.
Certo la qualita' della realizzazione e' davvero
innegabile. Bellissime colonne sonore, belle le
animazioni dei personaggi, ma trovo che lo schema di
gioco sia decisamente troppo ripetitivo. Lo
consiglio esclusivamente agli appassionati del
genere o a chi non avesse gia' giocato con i
precedenti episodi. Agli altri consiglio dei
platform piu' variegati.
Per gli appassionati e i collezionisti un paio di chicche niente
male! Ben due wallpaper (1024×768 pixel) coi quali abbellire il vostro
desktop. Enjoy!