Non si può comprendere veramente il valore di un titolo come Ikaruga senza conoscere la storia del suo sviluppatore: Treasure.

Strana software house, la Treasure. Dal 1992 sviluppa titoli originalissimi, folli, a volte geniali, sempre tecnicamente impeccabili. E praticamente nessuno di essi è riuscito a vendere più di 50.000 copie.

Viene da chiedersi come una simile casa sia riuscita a sopravvivere in un mondo videoludico sempre più volto verso titoli commerciali e super-produzioni multi-piattaforma in grado di vendere decine di milioni di copie...
Per comprenderlo basta però osservare la qualità degli atipici titoli sviluppati dalla singolare azienda.

Piatto forte della Treasure sono gli sparatutto a scorrimento: dal famosissimo Gunstar Heroes (per SEGA MegaDrive, bel platform dall'azione "à la Metal Slug") al capolavoro Radiant Silvergun (per SEGA Saturn, per molti il miglior sparatutto della storia) passando per lo psichedelico Bakuretsu Muteki Bangai-oh e l'eccelso Sin and Punishment (entrambi per Nintendo 64) e per finire naturalmente Ikaruga (in sala giochi e per console SEGA Dreamcast ed ora sui nostri GameCube). Si tratta di indimenticabili pietre miliari del genere, sempre originali e con una solidissima giocabilità.

Minore ma non meno importante la produzione di giochi del genere platform: lo strano Silouhette Mirage (per SEGA Saturn), l'ottimo Mischief Makers (su Nintendo 64) ed il discreto Wario World (anche lui per GameCube).

 

 

[ Recensione a cura di "Grond" ]

 

IKARUGA NO DENSETSU

In una galassia lontana lontana...

Sono passati alcuni anni da quando, nella piccola nazione di Horai, venne rinvenuto uno strano oggetto dalle viscere della terra. Il potente Tenro Horai, venutone in possesso, ne ricavò il Potere degli Dei, il mitico Ubusunagami Okinokai.
Tenro, investito del mistico potere, riunì attorno a sè una setta... essi si facevano chiamare "i Divini", e si consideravano il Popolo Eletto. E fu così che iniziò la guerra.

Una dopo l'altra, le nazioni caddero sotto il giogo di Horai e della sua setta armata di formidabili aerei da caccia e della convinzione di agire nel nome della pace. Ma non tutti rimasero a guardare. Tra le ceneri della guerra nacque Tenkaku, una federazione di liberazione fornita di caccia Hittekkai. Con azioni coraggiose ma disperate, i nostri eroi tentarono di porre fine al governo dell'invasato Horai, ma senza successo. Morirono tutti. Tranne uno.

Il suo nome era Shinra (no, non ha niente a che vedere con Final Fantasy VII!!!). Venne rinvenuto tra le lamiere del suo caccia non lontano da un villaggio di esiliati, chiamato Ikaruga. Qui il giovane venne curato e rimesso in forze. Qui egli decise di vendicarsi. Dotato di una nuova navicella costruita dagli abitanti del villaggio egli sfidò, da solo, il potere dell'impero.

Questa è la storia di Shinra, e della sua nave, Ikaruga.

 

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NON RISPARMIATE LE PALLOTTOLE!

Come avrete immaginato, Ikaruga è uno sparatutto a scorrimento verticale. Al giorno d'oggi titoli simili sono rari quanto le palle di neve nel deserto, ma già negli anni '80 questo era un genere di culto, in particolare nelle sale giochi.
Prendete in mano l'intera raccolta dei giochi emulati dal MAME, ordinatela per annata e troverete sparatutto a scorrimento come Defender, Gradius, Salamander, 1943 ed Aero Fighters giusto per citarne alcuni particolarmente noti... per non parlare poi del celeberrimo, ma più recente, Metal Slug che aggiunge una componente platform.

Un genere particolarmente florido e prolifico, questo, che ha però iniziato il proprio declino già con la fine dell'epoca 16-bit, quando si iniziò ad intravedere nella grafica tridimensionale il futuro del videogioco. Con l'avvento di Saturn, Playstation e Nintendo 64 gli sparatutto a scorrimento, già obsoleti per via della quasi totale mancanza di innovazione, si estinsero tranne alcuni rarissimi casi che durano ancora oggi (Parodius e Gradius di Konami, Metal Slug di SNK e le creazioni Treasure).

Molti non notarono affatto la mancanza di questo genere sulle console di nuova generazione, ma agli appassionati del genere, cresciti "a pane e navicelle spaziali", la fine di quest'epoca non andò giù. Venne così l'epoca 128-bit con Dreamcast. I fan del Saturn reclamavano un seguito per l'eccezionale Radiant Silvergun e, a sorpresa, furono accontentati. Era il 2001, e le schede arcade SEGA Naomi GD-Rom System di tutto il mondo vennero allietate da Ikaruga. Non solo il gioco era un ottimo esponente del genere, ma incredibilmente riusciva nell'intento di innovare un gameplay vecchio decine d'anni!

L'importanza dell'uscita dell'ultima fatica Treasure fu grande, ed alcuni sviluppatori impararono a riscoprire il fascino di questo genere. In quel periodo nacquero infatti titoli come Psyvariar, Shikigami no Shiro (noto in Occidente come Mobile Light Force) e relativi seguiti, accompagnati da riedizioni di vecchi classici su GameBoy Advance e Playstation 2.

Una versione casalinga di Ikaruga uscì l'anno successivo per Dreamcast, ma purtroppo l'ottima conversione non uscì dai confini del Giappone. I più fortunati giocatori occiddentali riuscirono ad accaparrarselo a cifre esorbitanti con l'importazione parallela, mentre i più preferirono una via molto meno legale scaricando il gioco dai siti pirata! Nonostante ciò, Ikaruga rimane uno dei veri gioielli per la bianca cosole SEGA.

Ed eccoci al 2003. A sorpresa, Atari of Japan riesuma il capolavoro Treasure con una nuova versione ricca di extra, in esclusiva per GameCube. Finalmente il titolo viene distribuito in tutto il mondo, tra l'entusiasmo della critica e dei fan.

Entusiasmo giustificato dal vero punto di forza e di innovazione di Ikaruga: il gameplay. Da oltre vent'anni a questa parte la costante dello sparatutto a scorrimento è stata, appunto come il nome stesso indica: spara-e-fuggi. Mai niente di più impegnativo che evitare i colpi nemici e sparare al momento giusto, insomma, tranne poi gestire i vari bonus o colpi speciali. Ma Ikaruga aggiunge a questa collaudata formula un insperato elemento di novità.

I nemici possono infatti sparare colpi bianchi o neri. Potete cambiare colore alla vostra navetta in qualsiasi momento: se, per esempio, un nemico nero vi spara ed il vostro caccia è nero, assorbirete l'energia del colpo. Assorbendo l'energia potrete caricare un super colpo in grado di colpire fino a dodici avversari, e sta a voi decidere quando usarlo.
Ma non è tutto, perchè se sparate un colpo bianco ad un nemico nero gli infliggerete il doppio dei danni e riceverete il doppio dei punti!!!
Questo sistema apparentemente semplice, derivante da quello usato in Silouhette Mirage (un mezzo passo falso se comparato allo splendore di Ikaruga) conferisce in realtà grande profondità strategica ed aumenta al contempo la difficoltà, rendendo Ikaruga un'autentica sfida.

Il livello di difficoltà è infatti elevatissimo, degno dei più antichi e puri shooter arcade, ma, anzichè minare la giocabilità, questo fattore rende il gioco praticamente eterno, almeno per gli amanti del genere.
Se già giungere a vedere il finale del gioco (che pure non è lunghissimo, essendo composto da soli cinque capitoli, cioè diciotto livelli) è un'impresa, battere il proprio record personale è una sfida costante. Ikaruga è quindi un titolo che periodicamente riprenderete dallo scaffale per fare una partita, anche dopo averlo finito più volte.

Questo grazie al metodo di attribuzione dei punti: per ottenere un punteggio davvero elevato dovrete sempre colpire i nemici con colore opposto al vostro, e tentare di ottenere i cosiddetti "chain", ovvero colpire una serie di tre nemici dello stesso colore di seguito! Il bonus infatti raddoppierà ad ogni chain consecutiva a quella precedente.

Come se non bastasse il sito ufficiale di Ikaruga vi permette di confrontare i punteggi ottenuti con i migliori giocatori del mondo. La scorsa primavera si è anche tenuto un campionato alla fine del quale sono stati giudicati (e premiati) i quattro migliori giocatori di Ikaruga sulla faccia della terra!

 

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TECNICA + MECCANICA + ARTE BELLICA

Esaminiamo ora lo sparatutto Treasure dal punto di vista puramente tecnico.
Lo stile grafico è semplicemente eccezionale. D'accordo, si tratta di un gioco bidimensionale e non spreme certo il processore grafico del GameCube come invece fanno Metroid Prime o Zelda: the WindWaker ma, nonostante questo, lo stile di Ikaruga è impeccabile.
I fondali sono completamente in tre dimensioni e si muovono ad arte, i nemici si susseguono in maniera coreografica e gli stessi spari disegnano nell'aria motivi psichedelici ed ipnotici. L'uso del colore è stupefacente, e fa largo uso del contrasto bianco-nero che caratterizza il titolo.
Molte schermate del gioco meriterebbero di essere incorniciate ed esposte, ed è quasi un peccato che il ritmo frenetico del gameplay non consenta di ammirare a fondo l'opera straordinaria dei programmatori! Peccato solo per l'assenza della modalità 60 Hz...

Poco o niente è cambiato dalla versione Dreamcast sotto quest'aspetto. La fluidità è comunque garantita ed il motore grafico non rallenta neanche in presenza di decine di nemici su schermo.
Poichè Ikaruga proviene da un cabinato con schermo verticale, la versione casalinga dispone di diverse opzioni per ottimizzare lo schermo. Potrete scegliere di giocare con lo schermo orizzontale in tre diverse dimensioni, oppure di godere della modalità fullscreen in verticale.
In questo caso però dovrete girare lo schermo in verticale!!! Pensateci bene prima di farlo, visto che un normale televisore potrebbe danneggiarsi nell'operazione, mentre se avete un monitor LCD con la modalità "ritratto"... beh è tutto un'altro discorso!

La musica è coinvolgente ed il folle ritmo si sposa alla perfezione con la velocità ed intensità del titolo. Memorabile la voce robotica che, al caricamento del gioco, vi accoglie con un metallico "Press start"! Eccelsi anche gli effetti sonori, l'unica pecca è la mancanza del supporto Dolby Sorround Pro Logic II...

Il sistema di controllo è veramente semplice e votato all'azione, essendo composto di soli tre tasti! Uno ovviamente è usato per sparare, e, tenendolo premuto, si avvia il fuoco a raffica; il secondo invece cambia il colore dell'astronave da bianco a nero. Il terzo è usato solamente per scaricare sui nemici l'energia assorbita dai loro stessi colpi... E' possibile configurare a piacere i tre tasti, e per gli spostamenti si possono usare, a scelta, lo stick analogico oppure il pad digitale, entrambi particolarmente precisi.

La storia, poi, come avrete notato leggendo leggendo l'apposito box, è davvero ricca e ben caratterizzata seppure aderente al classico canovaccio di questo genere. Sembra quasi assurdo che un titolo simile, che può essere benissimo giocato senza conoscere nulla della trama, guadagni una certa profondità dalla cura profusa nella creazione della linea narrativa, dalle immagini disegnate ad arte, e dalla caratterizzazione dei personaggi
Tutti elementi, questi, assolutamente accessori, che neanche compaiono nelle modalità principali di gioco (ed è un peccato che non siano stati inclusi sottoforma di filmati in computer-grafica o anime...) ma che contribuiscono ad elevare Ikaruga al di sopra della media degli sparatutto.

Ikaruga è infatti circondato da un'aura spirituale, quasi metafisica. Pensiamo alla dualità fra bianco e nero, maschio e femmina (i personaggi Shinra e Kagari), bene e male, singolo e plurimo. Elementi probabilmente di matrice taoista (il boss del secondo livello è addirittura adorno del simbolo dello Yin e dello Yang!).
Inoltre la misteriosa scritta che appare prima dei combattimenti coi boss (On-Marishiei-Sowaka) è in verità una formula magica in sanscrito con proprietà protettive.
I nomi dei capitoli, infine, sono veramente evocativi: Ideal, Trial, Faith, Reality e Metempsychosis. Il tutto suggerisce che il viaggio di Shinra alla ricerca della vendetta non sia altro che una grande metafora della vita, che per il guerriero della tradizione asiatica corrisponde appunto ad un mistico viaggio e ad una continua sfida con nemici a livelli sempre più elevati. Treasure è quindi riuscita nell'impresa più unica che rara di unire idee filosofiche ed azione arcade.

 

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MODALITÀ DI GIOCO

Ikaruga presenta alcune modalità di gioco riprese dall'originale per Dreamcast ed altre nuove ed esclusive per la versione GameCube. Nella maggior parte delle modalità è possibile giocare anche in due. Vediamo le voci del menu principale:

- Start: Iniziate il gioco nella modalità completa (cinque capitoli) o Trial (due capitoli, con vite infinite nel primo).

- Practice: fate pratica nei livelli che avete completato con un solo credito (non saranno disponibili livelli finiti utilizzando il gioco continuato).

- Conquest: scegliete i livelli che avete già completato nella modalità normale o Trial. Potete guardare le demo per distruggere i boss o giocare a velocità ridotta per imparare quali nemici distruggere per ottenere un maggior punteggio.

- Challenge: in questa nuova modalità, una volta scelto tra Arcade (la conversione diretta dal cabinato a difficoltà Normal) o Prototype (il gioco nella sua prima fase di sviluppo, reso maggiormente complicato da un numero limitato di proiettili disponibili), potrete dilettarvi in una normale partita. La differenza con la modalità normale sta nel fatto che, al momento del Game Over, riceverete una password da inserire nel sito ufficiale del gioco! Lì il codice verrà tradotto nel punteggio da voi ottenuto e confrontato con i migliori punteggi del mondo!

- Ranking: le tabelle con i vostri punteggi massimi ottenuti nella modalità normale.

- Options: potete configurare praticamente qualsiasi aspetto del gioco, dalle ottimizzazioni del video e dell'audio al livello di difficoltà, passando per il bonus in punti che potrete ottenere...

- Tutorial: un breve ma utile filmato vi illustra chiaramente il sistema di gioco di Ikaruga.

- Extra: gli extra in questa sezione si possono sbloccare dopo un determinato numero di ore di gioco o terminando certe modalità senza usare il continue.

- Save/Load: salvate o caricate il gioco. Potete anche impostare il salvataggio e caricamento automatici dei dati.

 

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IL BIANCO ED IL NERO

Il peculiare sistema di gioco di Ikaruga, già ampiamente descritto, diventa particolarmente stuzzicante se applicato alla modalità a due giocatori.
Lo sfizioso multiplayer consente infatti ai due di dividersi i compiti e, volendo, il colore. Coordinandosi nel modo giusto si possono ottenere punteggi stratosferici: pensate, per esempio, ad un boss che attacca con raggi neri. Una nave nera potrebbe assorbire i colpi mentre l'altra, di colore opposto, spara a raffica sul malcapitato nemico infliggendogli il doppio dei danni! Il punteggio sale quindi alle stelle...

Non pensate, però, che raddoppiando il numero di giocatori la difficoltà dimezzi, anzi! Per ottenere buoni risultati occorrono coordinazione, gioco di squadra e naturalmente una certa esperienza da parte di entrambi. Un giocatore occasionali non farà molta strada nei cieli di Ikaruga!!!

Da notare il semplice ma efficace tocco di classe proposto da Treasure: i due giocatori guidano due navette diverse, ciascona con la propria storia! Intendiamoci, i due caccia non hanno diverse caratteristiche in gioco, ma l'idea resta comunque una piacevole sottigliezza che sottolinea il concetto di dualità che predomina in tutto il gioco.

 

Ikaruga

L'aereo del prode Shinra è stato progettato da Amanai, ex genio dell'igegneria, con l'aiuto del capo-villaggio Shinkai e di Kazamori.
Nascosto sotto il villaggio, l'Ikaruga viene portato in superficie attraverso la "Spada di Acala", che fa bella mostra di sè nel filmatino d'inizio gioco.
E' il primo caccia mai costruito in grado di passare tra le polarità bianca e nera dell'energia.

Ginkei

L'aereo Ginkei è una versione modificata dei caccia della precedente generazione della flotta di Horai. Vista la difficoltà di produrlo in massa, ne vennero costruiti pochi esemplari sperimentali. Quando il Dipartimento Caccia decise di cessare la produzione dei Ginkei, Kagari ne tenne uno per sè. Una volta trasferitosi ad Ikaruga lo fece modificare da Amanai portandolo allo stesso livello del caccia Ikaruga.

 

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TOTAL SCORE

C'è poco da discutere: Ikaruga è una pietra miliare del suo genere, e per gli appassionati di sparatutto a scorrimento rappresenta uno dei pochi, grandissimi titoli oggi disponibili.
Lo stile unico ed inconfondibile di Treasure si fonde con trovate al contempo nuove ed antiche, profonde e semplici, uniche ed universali. Uno dei migliori sparatutto di sempre, che regge il confronto perfino con Radiant Silvergun e le blasonate serie Gradius e Parodius.

L'emozione di avere tra le mani un simile capolavoro, ed in esclusiva su GameCube, è grande, ma ancora più grande è il piacere di giocarlo. Ikaruga è un pezzo di storia, ma non va comprato solo per riporlo sulla scansia del collezionista, anzi si presta, oggi come al suo esordio nelle sale, ad essere giocato e goduto fino in fondo.

La ricchezza e la profondità della storia, oltre agli ottimi artwork sbloccabili (una vera gioia per l'occhio!), elementi inusuali in questo genere, fanno la felicità del giocatore più esigente. Se analizzate Ikaruga in profondità scoprirete che è molto più di un grande shooter, è un'esperienza videoludica di ermetica bellezza, rara profondità, autentica poesia.

Unica pecca del titolo, a mio parere, è l'assenza di intermezzi in computer-grafica o anime, che ben si sarebbero prestati all'esposizione dell'epica storia. Bisogna però pensare che tali ninnoli non sarebbero stati d'uopo nella versione arcade, il formato che ha visto la nascita di Ikaruga.

La longevità è virtualmente infinita, grazie all'estrema difficoltà, all'ottimo sistema di punteggi, all'attrazione arcade che esercita il gioco ed all'eccezionale modalità in due giocatori.
L'aspetto tecnico è qualcosa che raramente si è visto in uno shooter, un lavoro di impareggiabile qualità e varietà.

Attenzione, però, questo gioco non è per tutti. Già, perchè, contrariamente al buon Sunshine o a the Windwaker, Ikaruga è pensato per una determinata (e purtroppo ristretta) fascia di giocatori.
Avete mai giocato (ed amato) uno sparatutto a scorrimento fino in fondo, avete mai provato quella particolare impressione di tenere in pugno la situazione mentre centinaia di nemici scorrono, sparano, si schiantano e muoiono sul vostro schermo? Se la risposta è sì, correte a comprare Ikaruga, e vedrete che mi ringrazierete del consiglio.

Ma se non è così, aspettate e riflettete. Il giocatore occasionale potrebbe giudicare Ikaruga, a una prima impressione, un titolo di pessima qualità per diversi motivi:
- è in due dimensionie non sfrutta completamente lo hardware del vostro GameCube
- appartiene ad un genere da molti ritenuto ormai vetusto
- non è una creazione originale ma una conversione da Dreamcast.

Ora, questi sono tre fatti veri ed innegabili. Se cercate una grafica poligonale devastante, se cercate un genere nuovo, una creazione originale o se avete già giocato la versione Dreamcast l'acquisto del gioco non ha senso per voi. Rivolgetevi altrove, su GameCube non manca certo il software di qualità!

Ikaruga potrebbe non fare per voi, ma questo non vuole affatto dire che sia un cattivo gioco. Certo non perdona, è un gioco crudo e senza inutili fronzoli, è difficile, è frustrante.
Vi farà gettare il pad per terra, vi farà sudare freddo, vi farà disperare ed urlare <noooo!> alla fine dell'ultimo credito... ma vi terrà incollati allo schermo, e vi ipnotizzerà con la sua magia, vi farà sentire il sapore della vittoria, ed in quel momento tutta l'amarezza della sconfitta, e tutta la sete di vendetta che avrete accumulato non saranno che ricordi. E quando tutto sarà finito, sarete pronti, di nuovo, per un'altra battaglia.

Grond

 - L'esperto dice... -

Il successore illegittimo di Radiant Silvergun, stupisce per la sua eccezionale veste grafica mescolata ad una storia tutt'altro che superficiale per un comune sparatutto.
L'aspetto tattico di Ikaruga, la strana assenza dei soliti powerup e la classica "smart bomb" rendono il titolo decisamente particolare ma al tempo stesso molto discostato da chi non pregilige il genere.
L'altissimo livello di difficoltà che richiede marginali abilità di bullet dodge, semplificate dal "color switch" in grado assorbire i proiettili, rende la sfida molto eccitante soprattutto dal punto di vista del punteggio basato principalmente su "color chain" - proprio come il predecessore.

 

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LINKS + FILES

Portate tutta l'atmosfera di Ikaruga sui vostri desktop, grazie ai tre wallpaper che abbiamo scovato per voi! Inoltre, un'esclusiva mini-raccolta di tre oscuri artwork ufficiali dedicati al gioco, una raccolta di trucchi e la locandina promozionale della versione arcade del gioco!

Per informazioni, download e per i punteggi online vi rimando al sito ufficiale. Se poi vi dilettate col giapponese, un pellegrinaggio al sito ufficiale Treasure è d'obbligo.


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