Anno Domini: 1999
pianeta d'origine: Z-Axis
località dello sbarco: Activision
numero postazioni di difesa: 1 oppure 2
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..:: recensione a cura di MADrigal
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CRONACHE ALIENE DAGLI 8 AI 64 BIT |
1978... Ancora prima che esplodesse l'era
"Reaganiana" con la guerra fredda e tutte le influenze che
questa ebbe sui videogiochi prodotti in quegli anni (Communist
Mutants from Space e Rush'n Attack giusto per citarne un
paio), alla Taito gia' si pensava alle invasioni di alieni bellicosi
provenienti dallo spazio. Nessuna trama, nessun pretesto: dovevamo
semplicemente restare nervosamente in piedi, davanti ad un enorme
cabinato con lo schermo monocromatico, quasi immobili come delle
sentinelle di guardia ad un deposito munizioni, e premere con rabbia
un misero pulsante per sparare a quei fottuti marziani che avessero
tentato di avvicinarsi per conquistare la nostra amata Terra.
Di anni ne sono passati ben venti, gli alieni hanno tentato di tutto
per cercare di distruggere la nostra civilta', nascondendosi dietro
buffi baffetti/occhiali/nasone ai tempi di Zak McCraken,
mescolando con i robot le proprie molecole organiche per distruggere
le nostre astronavi modello R-Type, e addirittura cercando di
camuffarsi da pinguini e polpetti nei cieli di Parodius...
eppure noi siamo ancora qui, saldamente ancorati al nostro pianeta,
e continueremo a premere quel dannato pulsante per distruggerli
tutti, finche' avremo sangue rosso che ci scorre nelle vene!
 Space Invaders 1978 |
 Return of the Invaders 1985 |
 Super Space Invaders 1991 |
 Space Invaders DX 1994 |
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"Comandante, vedo qualcosa sul radar..." |
"E cosi' rieccomi al lavoro
ancora una volta. Solita barba qui alla base militare. Spero
che l'eta' della pensione arrivi presto, cosi' potro'
comperare una bella chiatta e andare a pescare gamberi sul
fiume. Hey John come butta alla torre di controllo? Solita
noia eh? Dai mandami un po' di buona musica country, cosi'
passiamo un po' di tempo in allegria. John, mi senti? Hey John
ma che succede... Uff questa radio non funziona mai... John? E
quelli cosa sono... John! Il radar segnala un oggetto non
identificato in avvicinamento... no, sono due... anzi ora ne
vedo cinque... si stanno schierando, ne vedo venti ora...
ALLARME! A tutte le postazioni, oggetti in avvicinamento!!!!"
Questa a grandi linee l'introduzione
al nuovo episodio di questa interminabile storia, che ci vede
ancora una volta protagonisti di una guerra interplanetaria
per la salvaguardia del nostro mondo. La sequenza introduttiva
del gioco e' realizzata con pregevoli schermate statiche e
senza alcun commento musicale, quasi come fosse un film muto
d'altri tempi. D'altronde c'e' forse bisogno di creare
l'atmosfera con inutili motivetti, vista la brutta situazione
in cui ci stiamo per avventurare?!?
"Soldato, quante possibilita' abbiamo?" |
E finalmente arriviamo ad un semplice
menu che ci propone le (poche) scelte per affrontare la
partita. Possiamo giocare da soli o con un amico in modalita'
cooperativa, caricare una partita salvata o giocare la
modalita' segreta - che va "sbloccata" completando il
gioco almeno una volta.
Il menu opzioni ci consente di ridefinire i controlli,
scegliere il livello di difficolta' tra due disponibili,
attivare/disattivare il rumble-pak, decidere il volume di
musica ed effetti sonori ed infine visualizzare i records e i
ringraziamenti del gioco. Il tutto con una piacevole grafica
ed animazioni molto moderne.
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IL VIAGGIO VERSO LA TERRA |
Comincia il viaggio a ritroso verso la
Terra. Partiamo dal gelido buio del pianeta Plutone e tocchiamo i
vari pianeti del Sistema Solare (otto in totale), in ciascuno dei quali ci
attendono dieci scontri, un livello bonus e un durissimo faccia-a-faccia con
un boss finale spesso difficilissimo da sconfiggere. Affronteremo alieni
"common" (cioe' standard) affiancati da altri specifici per
iascun pianeta. A differenza dei vari Space Invaders che la nostra
memoria ricordi, qui gli schemi d'attacco cambiano di continuo, e
addirittura in molti livelli dobbiamo rinunciare alle classiche
barriere a cui ci siamo abituati fin dal primo episodio.
Gli alieni scendono inesorabilmente, dapprima lentissimi e poi
sempre piu' veloci. Prendendo il testimone dalle routines che
gestivano la velocita' del classico targato 1978, si potrebbe quasi
stabilire una formula matematica per spiegare come al diminuire di
alieni presenti sullo schermo corrisponda un incremento praticamente
lineare della loro velocita'. Da tenere d'occhio dunque l'alieno
destinato a restare ultimo: se si trovera' gia' in posizione troppo vicina
al vostro cannone, sara' praticamente impossibile riuscire a
prendere la mira per annientarlo in tempo!
Le innovazioni non si fermano solo ai cambi di formazione: abbiamo
una vera ventata di novita' sul fronte delle tipologie dei nemici.
Ciascuno ha un proprio metodo d'attacco: alcuni sparano proiettili che
possono essere annientati da un vostro missile, altri sparano in
diagonale, altri ancora sparano piu' veloci di altri; ci sono
alieni che esplodendo liberano altri loro cloni piu' piccoli; altri
invece se colpiti vi cadono addosso, e cosi' via... Ogni alieno ha
una forma ed un colore ben preciso. La principale novita' di
questo gioco riguarda per l'appunto l'introduzione di una forte
strategia richiesta per completare gli schemi. Colpendo quattro
nemici identici consecutivamente otterremo un attacco speciale, che
potremo attivare in qualsiasi momento premendo il tasto B.
Ogni categoria e colore di alieno ci "regala" un attacco
differente, che ha la caratteristica di non fermarsi mai finche' non
raggiunge il bordo dello schermo. Potremo dunque distruggere una
fila intera di nemici in senso orizzontale, verticale o seguendo
curiose traiettorie a boomerang, diagonali, a zig-zag etc... Dal buon
utilizzo di queste armi si possono realizzare delle combinazioni
micidiali e riuscire a completare un livello con soli 4 o 5 colpi
ben piazzati! Ecco di seguito la serie completa degli alieni e i
bonus che producono.
alieno |
pianeta |
attacco bonus colpendone quattro |
common
red |
tutti |
vertical burst |
(missile verticale) |
common
blue |
tutti |
horizontal left |
(il missile va a sinistra appena tocca un bersaglio) |
common
green |
tutti |
horizontal right |
(il missile va a destra appena tocca un bersaglio) |
common
yellow |
tutti |
diagonal burst |
(il missile va a in diagonale destra e sinistra) |
switcher |
nettuno |
swarm missile |
(salva di missili a ricerca ottica) |
blocker |
urano |
laser blaster |
(raggio laser direzionabile per alcuni secondi) |
angler |
saturno |
boomerang shot |
(boomerang che gira in cerchio) |
freezer |
giove |
acidic cloud |
(nube tossica che vaga per lo schermo) |
burster |
marte |
sine wave misile |
(il missile sale a zig-zag) |
kamikaze |
venere |
tank kamikaze |
(solleva e scaglia il vostro cannone contro gli alieni) |
splitter |
terra |
pyramid blast |
(il missile si divide a piramide dopo aver colpito) |
Immancabile l'astronave madre, che
attraversa la parte alta dello schermo, facendosi quasi scudo con gli alieni ad essa
sottostanti. Colpendola, oltre a darci un discreto numero di punti, lascera' cadere un
power-up che dovremo raccogliere entro due secondi. Ne esistono di quattro tipi:
shield |
una barriera traslucida ci protegge da una collisione con un
nemico o un suo proiettile
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energy max |
porta immediatamente a quattro il livello di energia per il
colore che stiamo "collezionando", dandoci automaticamente l'attacco
bonus
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double shot |
il power-up piu' importante: raddoppia la nostra capacita' di
fuoco
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time stop |
ferma il tempo per pochi secondi, dandoci la possibilita' di
eseguire una vera e propria strage di alieni in quegli istanti, soprattutto se usata in
combinazione con un attacco bonus!
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LE INNOVAZIONI
TECNOLOGICHE |
Piu' che 20 anni sembrerebbe sia passata
un'eternita' dal primo capitolo di questa interminabile avventura...
Gli sfondi colorati ed animati li avevamo gia' potuti apprezzare in
sala-giochi fin dai tempi di Return of the Invaders (1985),
ma questa volta i disegnatori della Z-Axis hanno saputo portare una
caratterizzazione vera, autenticamente "metallica" che
gia' da sola crea l'atmosfera silenziosa, asettica ed ostile dei
pianeti in cui ci troviamo. Perfino lo sfondo del pianeta Terra ha
un qualcosa di inquietante, quasi post-atomico... Resta comunque da
discutere in base a quale criterio abbiano scelto alcuni degli
sfondi: perche' Giove non e' gassoso, ma mostra una superficie
solida e rugosa? Dove e' sparita l'atmosfera velenosa di Venere?
...credo che la risposta non la sapremo mai. 
Se gli sfondi sono fantasiosi e azzeccati, gli invasori non possono
di certo essere da meno! Tutto e' realizzato in grafica poligonale
renderizzata, esplosioni comprese! Belle le textures:
semplici ma molto molto pulite. L'aspetto grafico generale esalta
davvero gli occhi ed e' esattamente come ci si doveva attendere da
un gioco come questo. Attenzione, non che si tratti di modelli
particolarmente rifiniti o composti di chissa' quante centinaia di
poligoni, ma la fantasia messa nella realizzazione degli invasori
(ne esistono di dodici tipi, tutti differenti per forma, textures
ed animazioni) va sicuramente premiata. La prospettiva centrale poi
ci permette di apprezzare come tutti i modelli (il nostro
cannoncino, gli alieni, le navi-madre e i boss di fine area) non
rimangono "piatti", ma cambiano prospettiva nel muoversi
da un lato all'altro del campo di battaglia. Puo' sembrare una
piccola finezza, ma il gioco ne risulta impreziosito.
Sul fronte sonoro ancora complimenti alla realizzazione! Temi di
sottofondo mai invasivi ci trascinano in questa angosciante
avventura, alcune di queste musiche ripropongono quella psichedelia/dub
che ci riporta a capolavori come Mutants e Hunter's Moon
per C64. E al momento in cui atterreremo sul nostro amato pianeta
Terra, i suoni di sottofondo, arricchiti con un parlato in
pseudo-giapponese, aumenteranno il coinvolgimento, lasciandoci quasi
"temere" quello che sara' lo scontro finale.
In tutto questo tripudio di meraviglie grafiche e sonore, non va
ovviamente trascurato il fattore fondamentale: si tratta pur sempre
di un videogame. E allora la domanda e': "e' divertente?".
La risposta e "abbastanza ma non al 100%". Cosi' come in
tutti i capitoli precedenti, anche in questo gioco la monotonia
rischia di farsi sentire. Certamente non subito, ma se giocato per
un periodo troppo continuato, potreste rischiare di annoiarvi o
peggio di provare frustrazione per alcuni boss davvero duri da
sconfiggere. In nostro aiuto interviene il sistema di salvataggi, di
cui possiamo usufruire in qualsiasi momento. Completare il gioco non
sara' difficilissimo, ma e' una sfida che riprenderete volentieri,
soprattutto se avete un compagno di giochi con cui sperimentare la
modalita' a due giocatori in cooperativo o per sfide a punteggio.
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Sinceramente non mi aspettavo assolutamente
che questo gioco potesse coinvolgermi cosi' tanto. Era piu' facile
pensare "ma si', tanto sara' il solito pallosissimo Space Invaders con un
po' di grafica in piu' e solito gameplay", ma questa idea e'
sparita neanche due minuti dopo l'avvio della prima partita. La
Activision si rivela ancora una volta grande interprete del mercato
videogiochistico, e come gia' fece con Battlezone, anche qui ha
saputo rivoluzionare un gameplay obsoleto ed arricchire un gioco che
apparentemente non aveva piu' niente da offrire. Non si tratta della
solita vecchia manovra commerciale per riproporre il solito gioco
con qualche fiocchetto in piu': qui parliamo di un gioco
praticamente nuovo di pacca.
Nonostante 96 livelli possano sembrare apparentemente pochi, su
questo gioco ci ho speso ben piu' che le due ore necessarie a
completarlo, e so per esperienza che avendo un compagno con cui
gareggiare, l'appetibilita' e la longevita' salgono di parecchio.
Insomma, io questo gioco lo consiglio a chiunque prediliga gli
shoot'em up ai giochi di strategia o piattaforme: di certo aiuta a
passare un po' di tempo senza troppi pensieri, ma mantenendo
comunque piu' che un pizzico di strategia! MADrigal
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