In questi giorni basta entrare in un qualunque negozio specializzato per vedere frotte di giocatori lottare per una copia di Zelda: The Wind Waker o di Metroid Fusion: sugli scaffali fanno bella mostra di sè GBA e GC in varie fogge e colori, oggetto di desiderio per molti, giovani e non... Eppure Nintendo of Japan ha annunciato di essere in perdita del 37%! Com'è possibile? A parte la solita filastrocca dello Yen che in Borsa sale e scende peggio di un ascensore, sembra che la colpa possa essere attribuita sia a Nintendo stessa, sia alle software houses. A detta di un comunicato stampa di NoJ, le software houses stanno puntando molto sulle consoles maggiormente pc-based, come Xbox e PS2, che offrono maggiori possibilità in termini di conversione e potenzialità di calcolo, oltre che limitarsi alla produzione di titoli di sicuro successo. Ed è proprio questo il punto allarmante: circa il 60% dei profitti Nintendo per quest'anno sono dovuti a prodotti come Metroid Prime/Fusion, Legend of Zelda: TWW, Pikmin e così via, stando a significare dunque che mentre i titoli di maggiore risonanza presso il pubblico hanno costituito delle vere miniere d'oro, gli inediti sono stati parzialmente trascurati. Ai più "anziani" saranno sicuramente tornati alla mente i cattivi ricordi del flop Dreamcast, ma Nintendo smorza i toni, prevedendo un rilancio radicale della propria line-up per il prossimo anno, oltre che naturalmente una strategia più attenta. Il mondo dei videogames è spietato, se si rimane troppo indietro, si corre il rischio di non rialzarsi, e questo non è certamente auspicabile per Nintendo.
|