Lo storico ex presidente di Nintendo Hiroshi Yamauchi ha deciso di ritirarsi definitivamente dal consiglio di amministrazione della casa di Kyoto, lasciando completamente il lavoro nella compagnia. Già dal 2002 aveva passato la presidenza della Grande N a Satoru Iwata, al tempo a capo di HAL Laboratory. Si potrà così dedicare a tempo pieno alla letteratura, sua grande passione, presiedendo anche un club di amanti della poesia antica giapponese.
Yamauchi ha inoltre rifiutato il "bonus di pensionamento" riservato ai membri del consiglio direttivo, preferendo che quei soldi rimangano alla compagnia. L'ammontare preciso del bonus non è noto, ma dovrebbe essere grossomodo attorno ai nove o quattordici milioni di dollari.
In ogni caso l'ex presidente manterrà il 10% delle azioni di Nintendo, potendo così eventualmente essere interpellato per consigli sulle grosse manovre di borsa della società.
Hiroshi Yamauchi, discendente del fondatore, iniziò a lavorare come presidente di Nintendo nel 1949 rimanendo per 53 anni al timone dell'azienda, facendola crescere dalla manifattura di carte da gioco giapponesi Hanafuda a conduzione prettamente familiare qual'era sino ad una moderna fabbrica di carte plastificate (la prima in Giappone), per passare poi a produrre giocattoli e infine trasformarla nell'industria di videogames che tutti conosciamo.
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